Recessioni Gengivali
Un disturbo che interessa le gengive è rappresentato dalla recessione gengivale, che consiste in un arretramento delle gengive verso la radice del dente. Per via di ciò i denti appaiono allungati e sono soggetti a infiammazioni, ipersensibilità ecc. Solitamente i denti interessati sono i canini.
Per capire allora se si sta verificando un processo simile è consigliabile effettuare dei controlli periodici semestrali, grazie ai quali possiamo cogliere eventuali cambiamenti e processi patologici in atto.
Queste problematiche possono portare a dei danni gravi, come la perdita dei denti, per cui non bisogna perdere tempo e rivolgersi il prima possibile al dentista.
I sintomi della recessione gengivale
Uno degli aspetti negativi della recessione gengivale è che si manifesta quando è ormai a uno stadio avanzato. Il primo segnale sono i denti che appaiono allungati e gli spazi interdentali sono più grandi. Anche il colore delle gengive si modifica divenendo simile al grigio cemento.
Un altro sintomo frequente è l’ipersensibilità dentale che causa fastidi quando si assumono cibi o bevande caldi o freddi; o quando si utilizza lo spazzolino, oppure se entra aria nel cavo orale. Chi soffre di questo problema, inoltre, tende a non lavare bene i denti con la conseguenza che si accumulano tartaro e placca.
Se invece la causa dell’arretramento delle gengive è una gengivite si manifestano sintomi come gonfiore, alitosi, arrossamento e sanguinamento. Nei casi più gravi può pure verificarsi lo spostamento e la perdita dei denti. In questo caso la gengivite si è trasformata in paradontite.
Le cause della recessione gengivale
Una delle principali cause della recessione gengivale è l’invecchiamento della persona. Di fatto tende a manifestarsi in larga parte verso i 40 anni.
Tra gli altri fattori scatenanti vi sono uno scorretto dello spazzolino: pulire i denti con forza e aggressività non fa altro che danneggiare lo smalto e le gengive. I denti vanno quindi lavati con movimenti delicati e in direzione verticale: dal basso verso l’alto e viceversa. Inoltre, raccomandiamo l’uso del filo interdentale e dello scovolino, per una pulizia più profonda.
Ulteriori cause della recessione gengivale sono le malocclusioni, la parodontite; le malattie ereditarie; la carenza di alcune vitamine; il fumo di sigaretta.
Come curiamo la recessione gengivale
La recessione gengivale può essere curata con diversi metodi, in base alla situazione di partenza del paziente. Se la recessione causa problemi di ipersensibilità dentale procediamo con un intervento di chirurgia gengivale, per ricoprire la radice dei denti.
Quando possibile il chirurgo parodontale tramite dei lembi a scorrimento , sposta il tessuto gengivale da una parte all' altra ricoprendo la radice esposta. il sito donatore quasi sempre nelle vicinanze guarirà per "seconda intenzione" (si riformerà tessuto nuovo dal periostio sottostante).
Un’altra tecnica usata da noi è l’innesto di tessuto molle, chiamato anche autotrapianto di gengiva, mediante il quale procediamo a ispessire il tessuto gengivale e copriamo la radice scoperta. (Si preleva di solito dal palato o dalla tuberosità del mascellare tessuto connettivo)
I casi più complessi invece richiedono l’impianto del dente, al fine di ripristinare l’estetica e la funzionalità del sorriso.
Per evitare di arrivare a situazioni estreme consigliamo di fare prevenzione curando prima di tutto l’igiene orale ogni giorno. Una volta ogni 4 mesi è preferibile effettuare l’igiene professionale dal dentista, per eliminare il tartaro e la placca più ostinati. Proprio questi ultimi espongono al rischio di malattie delle gengive, accelerando la recessione gengivale.
Infine, un altro modo per evitare di arrivare a conseguenze più gravi è di effettuare dei controlli periodici dallo specialista. Poche ma essenziali regole consentono di mantenere il proprio sorriso bello e sano nel tempo.