Rigenerazione ossea guidata (GBR)
La perdita dei denti e la loro mancata sostituzione in tempi brevi possono condurre ad una problematica orale abbastanza importante, che è quella del riassorbimento dei tessuti ossei. Questa condizione consiste in una riduzione dei tessuti subgengivali che avviene in modo lento e graduale, ma che, a processo concluso, genera un effetto negativo d’impatto che investe tanto la funzionalità del morso quanto l’estetica del volto del paziente.
La condizione di atrofia ossea può derivare da cause diverse, ma la più diffusa è appunto quella della perdita dei denti che, in condizioni normali, stimolavano l’osso sottostante grazie alla masticazione.
L’implantologia in caso di paziente con poco osso
Il riassorbimento osseo conduce alla scelta di particolari strategie nel momento in cui si desidera procedere con la riabilitazione del cavo orale mediante implantologia, quindi grazie all’inserimento di protesi dentarie sostitutive al posto dei denti persi.
Le opzioni, in questi casi, sono sostanzialmente due: la prima è quella di scegliere una protesi a supporto implantare che si basa su pochi impianti , e che quindi possano essere inseriti nei tessuti ossei anche se si presentano in scarse quantità. In questo caso, si tende a privilegiare la tecnica implantologica della All on Four , che appunto sfrutta 4 impianti, di cui 2 inclinati a 45 gradi.
La seconda opzione possibile è quella della rigenerazione ossea guidata, tecnica riabilitativa, che precede l’operazione implantologica, e che permette la neo formazione di tessuto osseo mediante l'apposizione di un innesto al disotto del tessuto gengivale .
Cos’è la rigenerazione ossea guidata?
La rigenerazione ossea guidata (GBR) è una tecnica chirurgica mirata alla produzione di nuovi tessuti ossei, ideale per tutti quei pazienti che soffrono di riassorbimento osseo o che hanno pochi tessuti a causa di malattie parodontali.
Lo scopo della rigenerazione ossea è dunque quello di ricreare una nuova struttura di base che consenta l’inserimento dei perni metallici, nonché quello di fornire al volto del paziente nuovi volumi che siano anche qualitativamente validi.
Chi può sottoporsi all’operazione GBR?
L’operazione è adatta a tutti quei pazienti che, dopo i dovuti accertamenti, risultano idonei ad una riabilitazione dei tessuti ossei, e che quindi di base presentano delle carenze ossee. Fra questi pazienti rientrano poi tutti quelli che, persi alcuni elementi dentali, intendono sottoporsi a delle operazioni di implantologia.
Come avviene l’intervento?
L’intervento prevede l’inserimento chirurgico di membrane ( sono dei piccoli rettangoli di collagene o teflon che hanno il compito di stabilizzare l'innesto al di sotto della gengiva affinché questo non si muova trasformandosi poi in osso) che possono essere riassorbibili o non riassorbibili. La scelta della membrana dipende dal caso presentato dal paziente e dalla complessità della riabilitazione.
Le membrane non riassorbibili (teflon) sono ottime in caso di carenze ossee che vanno dai 3 ai 5 mm, mentre quelle riassorbibili (collagene o pericardio) sono da preferirsi per carenze minori.
Se le prime prevedono due interventi complessivi, uno di inserimento della stessa, oltre materiale artificiale nella mascella o nella mandibola, e uno di rimozione dello stessa a processo conclusosi (dopo circa 10-12 mesi), le seconde vengono degradate autonomamente dal corpo dopo un periodo di circa 3-6 mesi, quindi non prevedono il secondo intervento di rimozione. La scelta dell'utilizzo di un tipo di membrana rispetto ad un'altra dipende dalla sede e grandezza del difetto.
Rigenerazione ossea guidata ed estetica dentale
La rigenerazione ossea guidata (GBR) non è l’ideale solo prima di interventi riabilitativi di implantologia dentale, ma anche in caso di pazienti che, dato un particolare difetto estetico a carico della mascella o della mandibola, intendono risolverlo definitivamente. Si tratta quindi di un’operazione che ha finalità sia funzionali che estetiche.